Beh’, da parte mia non potevo che inaugurare questa “nuova sezione” con il mio personaggio preferito del mondo videoludico in generale :D.
Il “Retrocharacters” in realtà vorrebbe essere una paginetta a parte, magari posizionata fra le voci presenti nello spazio in alto, ma poi eventuali aggiornamenti sarebbero passati inosservati e, così, per il momento ho deciso di inserirlo come un post. Mi era anche balenata in mente l’idea che potesse addirittura diventare un blog a parte, ma collegato a questo. Vedremo più avanti il da farsi.
A parte questi secondari dettagli tecnici so che forse, per cominciare, sarebbe stato meglio un personaggio classico e sovradorato da tutti come Super Mario o Link, ma sarebbe stato scontato e forse anche un po’ banale. Per cui, cari miei, se volete continuare a leggere dovete sorbirvi i deliri di una moe (termine che nel glossario non c’è… Googolatelo e fate prima), che aprirà le danze con un personaggio diverso dall’eroe buono e amato da tutti.
Ma, aspettare: in fondo, il ruolo dell’antagonista non è forse tanto importante quanto quello del protagonista? E, a ben vedere, si può dire che lui sia amato ugualmente, anche se cattivo e spietato. Partiamo, ovviamente, con un ordine di apparizione che va dal suo primo ingresso fino all’ultima incarnazione. Come suggerisce il titolo, il retrocharacter di oggi è Ganondorf e, dato che sono la stessa “persona”, con questo s’intende anche la sua forma suinica, cioè Ganon. Ma ancor prima di parlare delle sue apparizioni nella saga, voglio spendere due parole sul concept di sviluppo.
Infatti Ganny (per gli amici) viene inizialmente chiamato Hakkai durante lo sviluppo di Zelda per NES, in riferimento ad un maiale umanoide chiamato Zhu Bajie (Cho Hakkai in giapponese), personaggio del romanzo cinese “Journey to the West”.
Ganondorf di Ocarina of Time è stato ideato dal disegnatore Satoru Takizawa: Takizawa aveva immaginato Ganondorf come un “ladro tortuoso e complesso, fondamentalmente un abominevole essere umano”. Tuttavia, lo script director Toru Osawa ritenne che non era il caso di perseguire tale immagine, ritenendola forse un po’ troppo “forte” per il pubblico più giovane, fuori dai canoni classici di Nintendo. Fu così che iniziò a parlare di come Ganondorf doveva essere, cioè un uomo malvagio ma con un lato buono, paragonandolo al personaggio di Raoul nel manga “Fist of the North Star”. Con questa idea in mente, Takizawa ideò un modello di Ganondorf basandosi sulle fattezze dell’attore Christopher Lambert, ma il risultato finale fu molto diverso da questo ed ottenne tre forme diverse in fase di creazione: un Ganondorf all’inizio del gioco, un Ganondorf di sette anni più tardi con i capelli lunghi e un Ganondorf del finale. Dal momento che Ganon era una creatura simile ad un maiale (così nuovamente deciso per creare un riferimento con A Link to the Past), Takizawa decise anche che Ganondorf doveva assumerne la forma solo alla fine del gioco, nonostante le opinioni contrastanti da parte degli altri membri di sviluppo.
Ganon, fra le altre cose, venne spesso chiamato in modo incoerente: nelle versioni giapponesi dei primi tre giochi, il suo nome è anglicizzato come “Gannon”; questo errore ortografico appare solo in due versioni occidentali del gioco originale, mentre in Link’s Adventure il nome è dato come “Ganon”. A Link to the Past utilizza “Ganondorf”, così come Ocarina of Time, a parte un paio di usi eccezionali di “Ganon” alla fine del gioco. Ciò ha determinato il fatto che la versione umana del personaggio è Ganondorf, mentre quella bestiale è Ganon.
Dopo questa piccola premessa, eccoci a parlare della sua “vita”, di quei giochi in cui si è fatto conoscere, odiare ed amare.
Solo i giocatori freschi non lo sapranno, oppure lo sanno ma non hanno avuto il piacere di “crescerci insieme” fin dalla sua prima apparizione (un po’ come me, dato che il mio primo Zelda fu Ocarina of Time), ma il nostro è resistito in vent’anni di giochi a partire da The Legend of Zelda per NES.
Come potete vedere, qui apparve -appunto- come Ganon, un demone con le sembianze di un suino azzurro gigantesco, conosciuto come il signore dei Moblin (altre creature suiniformi come lui, presenti nella saga in generale come nemici di Link). C’è poco da dire, in quanto fa semplicemente il suo lavoro di malvagio antagonista del gioco, e lo fa bene: Ganon non è affatto semplice da eliminare perchè, a parte lanciare palle infuocate, sfrutta il potere dell’invisibilità grazie alla Triforza.
La sua presenza come boss finale, tuttavia, slitta nel successivo Zelda II: Adventure of Link se non sottoforma di una silhouette nera con tanto di risata in sottofondo e la scritta “Return of Ganon”: si presume che il nostro debba aspettare la morte di Link stesso, per risorgere.
Nei panni di ostico boss appare invece nel successivo capitolo su SNES A Link to the Past, dove per la prima volta si fanno maggiori accenni riguardo la sua identità. Ed è anche qui che viene nominato per la prima volta Ganondorf: in questo gioco, si spiega infatti come il demone-suino fosse stato un tempo un semplice essere umano, nella fattispecie il capo di una banda di ladri del deserto chiamato -per l’appunto- Ganondorf. Il manuale d’istruzione, inoltre, aggiunge il cognome Dragmire e l’alias “Mandrag Ganon”, il cui significato è all’incirca “Ganon dei ladri incantati”. Ad ogni modo l’uomo, dopo che riuscì a penetrare il Sacro Reame e ad impossessarsi della Triforza, trasformò sè stesso in un demone dalle fattezze di un suino di colore blu e con un mantello rosso, mentre il Reame fu trasformato nel Dark World su cui regnare. Fu solo grazie ai poteri uniti dei sette Saggi e dei soldati di Hyrule che rimase rinchiuso all’interno dello stesso ma, dopo secoli, Ganon tentò di entrare nuovamente nel Mondo della Luce e per riuscirci decise di manipolare a suo favore il mago Aganhim. A parte la possibilità di sputare fuoco, in questo gioco combatte con un micidiale tridente, ed è davvero una spina nel fianco da buttare giù. E’ in questo capitolo che il nostro inizia ad essere una presenza “più importante”, confermandosi come principale nemico di Link grazie al fatto d’essere alla sua seconda apparizione “ufficiale”.
Dopo di questo, in realtà vengono sviluppati altri Zelda su Gameboy in cui non appare propriamente come boss (per favore: non contiamo la sua umiliata e sfigurata presenza negli Zelda per CD-i!), come per esempio in Link’s Awakening. Infatti, il boss finale Dethl, tra le varie forme che può assumere, ha quella dell’Ombra di Ganon, costruita sui ricordi di Link in A Link to the Past.
La sua successiva parte la fa in Ocarina of Time, dove acquisisce maggior personalità attraverso i dialoghi: il suo fanatismo, la sua arroganza e la sua presunzione vengono spinti ulteriormente ed amalgamati in un aspetto sinistro, che lo vede far parte di una razza chiamata Gerudo, il popolo del deserto. Appare così come un imponente uomo iper fisicato di due metri e trenta centimetri di altezza, con i capelli rossi e la pelle scura (non si capisce bene se olivastra o verdastra dato che i colori, tra gioco ed illustrazione, sembrano non essere fedelissimi fra di loro, ma personalmente e a dispetto di quanto affermano i più, io mi sono sempre affidata alle illustrazioni ufficiali e l’ho sempre considerato olivastro). Il popolo dei Gerudo in effetti è piuttosto caratteristico, soprattutto per il fatto che sono tutte donne: nasce un maschio solo ogni cento anni e, questo, è destinato a diventare Re. Naturalmente Ganondorf è l’ultimo maschio ed è il legittimo Re di Gerudo ma, invidioso delle radiose terre di Hyrule, viene accecato dal potere non appena viene a conoscenza della Triforza. Decide di stringere una falsa alleanza con il suo Re, tutto per poter avere più facile accesso al Sacro Reame, dove usa Link per far sì che le porte del Tempio del Tempo si spalanchino. Link infatti si addormenta per sette anni, anni in cui Ganondorf ha campo libero e riesce a mettere le mani sul mondo, devastandolo a suo piacimento e convertendo il Castello del Re nel suo oscuro maniero. Mentre governa ed uccide spietatamente, nessuno può far nulla fino a che Link non ritorna: qui risveglia poco alla volta i sette Saggi, fino a che non giunge alla battaglia finale contro Ganondorf stesso dove, sconfitto, usa la Triforza del Potere per assumere le fattezze di Ganon. Una volta sconfitto anche questo, viene nuovamente rinchiuso nel Sacro Reame dai sette Saggi. Il nostro compie un ultimo atto a parole, giurando vendetta contro Link, Zelda ed i sette.
Nel gioco, oltre a queste due, appare anche un’altra sua forma come boss finale del Tempio della Foresta: sto parlando di Phantom Ganon. Vi è peraltro una dimostrazione delle sue abilità musicali, in quanto si diletta con una tenebrosa nenia suonata con l’organo, giusto poco prima dello scontro finale. Altra cosa che si sa, è il legame di parentela con Kotake e Koume, le streghe gerudo sue matrigne (nonchè boss del meraviglioso Tempio dello Spirito). Con Nabooru, invece, non vi è alcun legame specificato: i fan però si dilettano spesso e volentieri a proporre un legame amoroso tra i due.
Sul 3DS è uscita inoltre la versione remake dell’omonimo gioco, con una veste grafica che fa apprezzare il tutto ancor di più.
In Majora’s Mask non fa invece alcuna apparizione, relegandosi unicamente al ruolo del “malvagio” nel prologo. Per vedere una sua nuova ed importante apparizione si dovrà aspettare dell’altro tempo, ma intanto su Game Boy Color escono Oracle of Seasons e Oracle of Ages. Le cose si fanno interessanti per il fatto che, per vederlo, è necessario sconfiggere i suoi tirapiedi Kotake e Koume e collegare i due giochi, facendo in modo che, successivamente, i due tentino di rianimare Ganon sacrificando Zelda e i due oracoli Din e Nayru. Ganon rivive ma i due, non essendo riusciti a sacrificare Zelda, è senza cervello e questo dettaglio lo porta alla sconfitta da parte di Link.
In Four Swords per Game Boy Advance, di nuovo, non appare, ma ottiene un ruolo magistrale in Wind Waker, dove entra nuovamente in scena con la sua forma umana di Ganondorf. Qui è raffigurato come un uomo pieno di risentimento, triste e melanconico, quasi stanco del ripetersi degli eventi e spiega uno dei motivi per cui è divenuto quello che è: la vita nelle sue terre era dura e faticosa per la sua tribù, e dovevano lottare contro un clima inospitale fatto di distruttive tempeste di sabbia. La cosa divvenne talmente problematica che, volgendo gli occhi verso le idilliache lande di Hyrule, non potè evitare di nutrire sentimenti di invidia. Per questa ragione cercò un modo per risollevare il suo popolo dalle fatiche, o forse semplicemente mirò alla pura conquista per sè stesso, rimanendo corrotto dal potere. In ogni caso, questo Ganondorf sarebbe riuscito a scappare dal Sacro Reame dopo Ocarina of Time, e si nota che di tempo ne è passato, a giudicare dalla sua folta barba e dal fisico un po’ più… burroso, se così si può dire. Comunque, nessuno può sconfiggere Ganondorf, poichè Link non esiste più e questo fa sì che gli Hyliani preghino disperatamente le Dee per salvarli. Queste rispondono innondando le terre con la pioggia senza fine, così che il popolo venne costretto ad emigrare verso le montagne: solo più tardi rivisse la reincarnazione di Link e, una volta raggiunto Ganondorf, questo gli spiega i suoi piani: rapire lui e Zelda per ottenere la Triforza completa (ricordo che Ganondorf è il portatore della Triforza del Potere, Link di quella del Coraggio e Zelda della Saggezza), così da poter conquistare Hyrule. Il problema è che questa, prima che potesse usarla, fu già manipolata da Re di Hyrule per innondare il Castello e preservarlo così dal male. Durante il gioco si rincontra anche Phantom Ganon, mentre la battaglia finale vede l’utilizzo di Ganon sottoforma di marionetta, ma il più epico è senz’altro il suo duello armato: Link, Ganondorf ed anche Zelda combattono insieme, fino a che l’eroe in verde non riesce a piantargli la Master Sword nella testa. Ganondorf muore trasformarsi in pietra, lasciando una sorta di tristezza nei cuori dei suoi fans. Wind Waker è forse il gioco in cui il suo ruolo ha acquisito una caratterizzazione veramente da applausi.
Ma andiamo avanti: in Four Swords Adventures e seppur in ritardo, Ganon viene infine inserito come antagonista. Prima degli eventi di gioco, Ganondorf era il guardiano del deserto e dei gerudo e, in maniera simile a quanto già accennato in Wind Waker, anno dopo anno cresce con la corruzione del potere nel cuore. Disobbedendo alle leggi, le gerudo smisero di riconoscerlo e Ganondorf si rifugiò alla Piramide Sacra, dove trovò un Tridente che lo trasformò in Ganon tramite la magia oscura. Ganon potè così manipolare i venti tramite il mago Vaati, finchè questo non venne sconfitto, costringendolo ad un faccia a faccia con Link e Zelda… la conclusione è ovvia.
Invece, in Minish Cap, Ganon non è presente e torna più tardi su console casalinga, di nuovo in forma umana: Ganondorf di Twilight Princess. Lasciatemi dire che, in questo gioco, sono stata personalmente insoddisfatta della sua presenza. Ganondorf infatti c’è troppo poco per riuscire ad affermarsi come antagonista del gioco, apparendo nel tardo avanzamento del gioco, così all’improvviso. Anche la sua presenza scenica vera e propria è stata poco utilizzata, lasciando così una sorta di anonimicità ed amaro nella bocca. Nonostante questo, il suo design è stato ben curato e ci si ritrova con una via di mezzo tra il Ganondorf di Ocarina e quello di Wind Waker, regale ma possente guerriero. Sembra più cupo e meno “pazzo” di quello di Ocarina, ma non più malinconico come in Wind Waker. A parte ciò, la storia dice che, prima degli eventi del gioco, Ganondorf fu catturato dai Saggi e condannato a morte. Essendo però portatore della Triforza del Potere, i Saggi non riuscirono ad ucciderlo da soli e questo, nel pieno della sua rabbia, riuscì a spezzare le catene che lo tenevano imprigionato e ad uccidere il Saggio dell’Acqua, richiedendo per sè la potente Spada da loro custodita. Questi, con disperazione, lo bandirono nel Twilight Realm, dove lo lasciarono con una ferita incandescente sul petto. Lì riesce a farsi passare come una divinità demoniaca agli occhi di Zant, a cui delega il suo potere e l’obiettivo di conquistare il mondo. Alla fine del gioco, si ritrova a combattere contro Link e Zelda, apparendo anche nella sua forma di Ganon, più selvaggia rispetto a quelle delle versioni precedenti. Il duello armato prevede invece un’epica battaglia a cavallo e, infine, il nostro muore trafitto da Link, ma lo fa in piedi, con fierezza.
Passiamo ad altro: Ganon appare solo nelle scene d’introduzione di Phantom Hourglass, mentre non vi è cenno di lui in Spirit Tracks. E nemmeno Skyward Sword (attualmente l’ultimo Zelda apparso) lo annovera come antagonista principale. Al suo posto vi è un altro bestione di nome Mortipher, esteticamente non lontano da Ganondorf e che rappresenterebbe la sua vera nascita. E’ infatti lui che fa accenno sulle primordiali origini di Ganon/dorf, lanciando una maledizione per far sì che tutti coloro che avranno lo spirito dell’impavido (Link) ed il sangue della Dea (Zelda), saranno eternamente perseguitati dall’incarnazione del suo rancora e della sua rabbia, cioè per l’appunto da Ganondorf. E questo è l’ultimo appunto, per quanto riguarda la sua storia nella saga di gioco.
Che dire quindi? Beh’, a tratti sembra esserci un po’ di confusione. Un tempo Ganondorf era nato dalla corruzione del potere perchè la vita per lui ed il suo popolo era dura e ciò significa che, un tempo, doveva aver nutrito dei sentimenti anche benigni nei confronti di ciò che gli apparteneva. Magari, ha sofferto e fatto dei sacrifici; questo sentimento si è poi tramutato in odio ed in conquista del potere assoluto, fino ad accecarlo completamente e renderlo un demone, ma lascia comunque intendere che Ganondorf aveva delle ragioni personali e “naturali” per agire così, rendendo il suo profilo in qualche modo “personalizzato”, cioè che si lascia immaginare dai fans in un modo preciso e non “lasciato al caso”. Adesso che è venuto fuori che in realtà non è altro che la reincarnazione dell’odio di un bestione che spunta fuori all’improvviso e di cui MAI si è accennato in tutti gli altri giochi (Skyward Sword è l’ultimo uscito, ma cronologicamente si pone come il primo episodio della serie, cioè è un prequel di Ocarina), Ganondorf è come se perdesse di personalità e diviene così un secondo. Non è più il primordiale nemico di Link, ma è solo il frutto di quel primordiale nemico e che, a questo punto, viene da chiedersi che senso abbia Ganon/dorf. Se è la reincarnazione dell’odio di Mortipher, non poteva rinascere come tale? Perchè, invece, è diventato Ganon? A mio parere, Nintendo ha osato una sorta di reboot a metà, snaturando quello che era da sempre considerato un uomo normale trasformato in demone a causa di una sofferenza personale, ed anche l’arcinemico per eccellenza. Lo è ancora, per carità, ma che le sue origini siano state rese “innaturali” non mi ha entusiasmata per nulla. E’ un po’ la stessa sensazione di quando, nel film dei G.I. Joe, la Baronessa si scopre non realmente malvagia come nel cartone, ma è stata semplicemente traviata chimicamente dai Cobra. Ed è in realtà buona -tanto che nel finale viene risvegliata questa sua vera natura-, nonchè BIONDA ex moglie di Duke… sorvoliamo.
A parte questa scivolata di Nintendo, per quanto mi riguarda il mio favorito è Ganondorf di Ocarina of Time. E’ stato un odio a prima vista: avete presente quando guardate un personaggio e, per qualche strano motivo, sentite che non potete sopportarlo? Ebbene, mi bastò vedere il suo tremendo e ripugnante faccione stampato sul lato della scatola del gioco per schifarmi e ripetere un “è orribile” con totale disgusto. Se non che, poco per volta, tutto si è ribaltato: quelle risate sardoniche da presuntuoso, nello stile “io sono totamente invulnerabile ed applico il minimo sforzo per far volare via tutti!”, hanno iniziato a farmi sogghignare. Ganondorf è pazzo, un fanatico arrogante che non considera niente e nessuno come una reale minaccia, credendosi una sorta di Dio immortale. E’ un po’ il tipico cattivo megalomane da “io conquisterò il mondo intero!”, ma la cosa su di lui ha un fascino non dico comico, forse giusto esaltante. Poi, quando viene sconfitto, è così incredulo da esplodere in una rabbia immensa, che fa crollare prima le vetrate del suo Castello, poi addirittura il Castello intero. Grandioso *_*. A differenza di tanti cattivi, sempre raffigurati con il cipiglio o il muso duro, ciò che adoro di lui è anche il sogghigno che non lo abbandona mai: basta vedere i suoi sketch di realizzazione per vedere in lui tutto quanto ho descritto in queste ultime righe.
Anche in Wind Waker, come già detto precedentemente, si fa enormemente apprezzare: lì la sua psicologia è stata raffinata maggiormente, cosa che gli ha fatto addirittura meritare complimenti come “Ganondorf è stata la cosa più bella del gioco” dai players.
Ma ci sono anche dei fuori serie in cui ha fatto una gloriosa apparizione: parlo di Super Smash Brothers Melee (Game Cube) e Super Smash Brothers Brawl (Wii). In questi due giochi appare come Ganondorf, nel primo è di Ocarina (con un costume leggermente rivisitato), nel secondo è tale e quale a quello di Twilight Princess. Tuttavia, io lo preferisco in Melee: certo, il suo stile di combattimento è copiato da Captain Falcon, ma è decisamente più agile e giocabile che su Wii (molti lo trovano troppo lento, io invece mi ci trovo perfettamente :o). Davvero, sono rimasta imbattuta utilizzando lui. E qui sì, mi piace perchè rispecchia quel Ganondorf folle e fanatico che adoro, con un ghigno più che mai slargato sul volto, pose da megalomane e malefiche risate nel suo conosciuto stile. Ed è davvero potente! In Brawl invece risulta un po’ più tecnico ed “impacciato”, ma ha dalla sua il fatto di potersi trasformare in Ganon come mossa speciale.
Infine, un’altra sua apparizione si può contare in una demo di presentazione prima del lancio, se non erro, del Game Cube. La demo era un po’ dimostrazione grafica e un po’ un indizio del “futuro”, in cui Ganondorf e Link duellavano insieme. La cosa fece sognare i giocatori su una sorta di secondo tempo per Ocarina of Time, dato che le sembianze dei personaggi erano quelle, ma poi uscì Wind Waker con uno stile grafico praticamente opposto (e che fece storcere il naso agli scettici). In realtà, la demo doveva presumibilmente rappresentare il futuro di Smash Bros: infatti Ganondorf ha lo stesso vestito. Non c’è invece traccia della spada che impugna nelle immagini e nella stessa demo: in game, combatte unicamente con le arti marziali.
Adoro la prima immagine: ricordo che, ai tempi, c’erano i link delle immagini dei vari frame di questa demo, con relativi titoli. Ho ancora stampato negli occhi il titolo “Ganondorf arrabbiato” ed io, Jessie ed una nostra cara amica, ci aspettammo un qualcosa di veramente incazzoso… se non che, al cliccarci sopra, ci si aprò quest’immagine in formato gigante in cui ha più la faccia da pesce lesso che da rabbioso cazzuto. Va beh’… xD.
Il “povero” Ganondorf, ad ogni modo, sarà sempre relegato al suo triste destino: ci sarà sempre un Link dietro alla porta pronto a sconfiggerlo -ma solo perchè ha la Master Sword, altrimenti senza non potrebbe nulla u_u- o, magari, dei Saggi pronti a rinchiuderlo in qualche dimensione, da cui poi scapperà fino al ripetersi il tutto all’infinito… se non altro, negli Smash Brothers è dove può veramente collezionare centinaia e centinaia di morti di Link, Zelda e Sheik, ed infatti il nostro sembra divertirsi da morire. Sia sempre e per sempre lode a Ganondorf!
-Shade Ninja-
Le immagini sono prese da: destructoid.com, blogspot.com, gamervescent.com, nocookie.net, zelda.wikia.com, gamesradar.com, wikia.com, zeldadungeon.net, jacehallshow.com, zeldawiki.org, gamerdna.com, ssbwiki.com, wikimg.net, smash.kraven213.com, guidesmedia.ign.com, smashbros.com, wiispace.com, fanpop.com, wiizelda.net, giantbomb.com, averageplayerradio.com, glitterberri.com, pidgi.net, thetanooki.net.